Eco

Light

Eco

Light

Torna su
Cerca ovunque |
Escludi l'Archivio |
Cerca in Archivio

100% REf2021


ITA/ ENG


Anche questa settimana torniamo nella vostra casella di posta elettronica per festeggiare un’importante novità: da questa sera la capienza delle sale teatrali, degli auditorium e dei luoghi di cultura è ripristinata al 100%. È una riapertura particolarmente significativa per tutto il settore dello spettacolo dal vivo e per la Fondazione Romaeuropa che speriamo possa essere accolta con gioia da tutte le persone che animano con la loro presenza i nostri spazi e che hanno scelto di partecipare agli eventi del festival. Sarà necessario mantenere salde tutte le misure precauzionali che abbiamo imparato a conoscere in questi anni ma potremo tornare a condividere in tante e tanti storie, emozioni, pensieri, azioni, vite: il futuro torna in scena e siamo pronti ad accoglierlo al 100%.

 

 

Così ricominciamo con un altro passo e con emozione a raccontarvi una nuova settimana del festival: vi aspettiamo al Teatro Argentina questa sera (martedì 12 – poi in scena fino al 24) per la prima nazionale di Avremo ancora l’occasione di ballare insieme del duo formato da Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, ormai un punto di riferimento per la scena teatrale italiana e internazionale. Il loro nuovo spettacolo è un confronto con l’immaginario del maestro Federico Fellini e con il suo Ginger e Fred, «una ballata dedicata agli artisti, al loro desiderio di essere un altro, alla loro determinazione a giocare per tutta la vita, a cadere ad ogni ciak, a mettere nei dettagli insensati la loro biografia più segreta, al loro smascherarsi “intenzionalmente senza intenzione” come ha detto Fellini parlando del lavoro dell’attore».

 

 

Iniziano domani (mercoledì 13 ottobre) i Dancing Days del Romaeuropa Festival ovvero la sezione a cura di Francesca Manica dedicata all’identità di una nuova generazione europea di danzatori e coreografi accumunati da una ricerca formale e tematica tesa all’esplorazione del proprio “io”, ma anche alla riscoperta di una collettività caratterizzata da nuove co-abitazioni e collaborazioni. Ad inaugurare questo percorso è il coreografo olandese Connor Schumacher con Fanny Soft Happy & The Opposite: un allenamento ad alta intensità per mente e corpo, una prova di resistenza per trasformare la vita in un’esperienza coreografica e costruire un universo inclusivo, solidale, soffice, divertente o un “rave” colorato capace di accogliere ogni diversità nel movimento inarrestabile del corpo tra ginnastica anni Ottanta, techno e musical alla Bob Fosse. I giorni della danza proseguono con Quel che resta di Simona Bertozzi, Pli di Viktor Cernický e Ara! Ara! dell’acclamato duo Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi (Talento dell’anno” per rivista tedesca Tanz – Zeitschrift für Ballet Tanz und Performance): un’indagine onirica e visionaria sul potere a partire dal simbolo della bandiera e dalla sua capacità di evocare campi di battaglia, sacrifici e lotte.

 

 

A proposito di visionarietà, dopo il rinvio dello scorso anno a causa della chiusura dei teatri, siamo felici di accogliere (il 16 e il 17 ottobre al Teatro Vascello) l’atteso De Living del giovane prodigio della scena teatrale tedesca Ersan Mondtag. In due spazi simmetrici e attraverso due differenti linee temporali assistiamo alle ultime ore di vita di una donna e alla costruzione di una scrittura scenica capace di rimescolare i confini tra le discipline performative e di mettere in crisi il nostro fatalismo di fronte agli incomprensibili eventi della vita contemporanea. È possibile trovare una via di fuga dalla violenza della Storia, dalle pressioni della società? Tra sogno e incubo la scena di Ersan Mondtag rende superflua ogni parola e distilla dal destino di un individuo l’esperienza tragica dell’umanità intera.

 

 

È uscito oggi in formato Digitale il nuovo inserto di Domani dedicato al festival e ad un approfondimento su colonialismo, postcolonialismo e identità europa. Ci trovate dentro testi a firma di Azkona&Toloza e Frosini/Timpano, interviste a Eva Maria Bertschy drammaturga di De Living di Ersan Mondtag e ad Alice Ripoll, oltre agli interventi di Igiaba Scego, Claudio Ferlan ed Edoardo Guizzoni. Qui sotto le prime pagine. Potete continuare a leggere lo speciale qui utilizzando il codice promozionale ROMAEUROPA per 6 mesi di abbonamento gratuito. Segui la procedura dopo l’immagine.

 

 

 

1. Si colleghi al nostro sito Abbonati! Entra nella comunità di Domani (editorialedomani.it);
2. Scelga ABBONATI, e nella finestra che si apre l’opzione “MESE”/”ANNO”;
3. Nella finestra successiva dovrà inserire i suoi dati e poi i dati della sua carta di credito;
4. IMPORTANTE: a questo punto dovrà anche selezionare “Clicca qui se hai un codice coupon”. E inserire il codice coupon – tutto in maiuscolo:ROMAEUROPA
5. Dovrà premere dunque su “Applica codice coupon” e completare così la registrazione premendo su INVIA.
6. Sarà così attivo lo sconto.

 


ENG

This week we return to your e-mail inbox to celebrate an important news: from this evening the capacity of the Italian theatrical halls, auditoriums and places of culture is 100% restored. It is a particularly significant reopening for the entire Italian live entertainment sector and for Fondazione Romaeuropa which we hope will be welcomed with joy by all the people who animate our spaces with their presence and who have chosen to participate to the events of the festival. It will be necessary to keep all the precautionary measures that we have come to know in recent years but we will be able to return to share even more together stories emotions, thoughts, actions and lives. The future is back on the scene and we are ready to welcome it 100%.

So we re-start with a new pace and with a renewed excitement with a new week of the festival: we are waiting for you at the Teatro Argentina tonight (Tuesday 12 – then on stage until 24) for the national premiere of Avremo ancora l’occasione di ballare insieme by the duo Daria Deflorian and Antonio Tagliarini, a point of reference for the Italian and international theater scene. Their new performance is a comparison with the imagination of the maestro Federico Fellini and with his Ginger and Fred, “a ballad dedicated to artists, their desire to be another, their determination to play for life, to fall at each take, to put their most secret biography into senseless details, to their unmasking “intentionally without intention” as Fellini said when speaking of the actor’s work».

The Dancing Days of the Romaeuropa Festival will begin tomorrow (Wednesday 13 October): we are talking about the section curated by Francesca Manica dedicated to the identity of a new European generation of dancers and choreographers united by a formal and thematic research aimed at exploring one’s own “self” , but also to the rediscovery of a community characterized by new co-dwellings and collaborations. To inaugurate this path is the Dutch choreographer Connor Schumacher with Fanny Soft Happy & The Opposite: a high intensity workout for the mind and the body, a test of endurance to transform life into a choreographic experience and build an inclusive, supportive, soft universe, a colorful “rave” capable of include any diversity in the unstoppable movement of the body between Eighties gymnastics, techno and Bob Fosse musicals. The days of dance continue with Simona Bertozzi‘s Quel che resta, Viktor Cernický‘s Pli and Ara! Ara! by the acclaimed duo Ginevra Panzetti and Enrico Ticconi (Talent of the Year “for German magazine Tanz – Zeitschrift für Ballet Tanz und Performance): a dreamlike and visionary investigation into power starting from the symbol of the flag and its ability to evoke fields of battle, sacrifices and struggles.

Speaking of vision, after last year’s postponement due to the closure of theaters, we are happy to welcome (on 16 and 17 October at the Teatro Vascello) the long-awaited De Living by the young prodigy of the German theater scene Ersan Mondtag. In two symmetrical spaces and through two different timelines we witness the last hours of a woman’s life and the construction of a stage writing capable of mixing the boundaries between the performing disciplines and of undermining our fatalism in the face of incomprehensible life events. Is it possible to find an escape from the violence of History, from the pressures of society? Between dream and nightmare, Ersan Mondtag’s scene makes every word superfluous and distills the tragic experience of all humanity from the destiny of an individual.