Il REf19 festeggia la fine di questo caldo ottobre nel segno della danza contemporanea con i suoi Maestri nazionali e internazionali e con le sue giovani promesse.
Appuntamento al Teatro Olimpico alle ore 21:00 per il ritorno a Roma, dopo 25 anni, di un grande Maestro della danza internazionale: William Forsythe. Qui oggi e domani, il grande coreografo, presenta A Quiet Evening of Dance. I suoi danzatori disegnano una panoramica del funzionamento del balletto e della mente del coreografo: il fraseggio costruito dai loro respiri accompagna le immagini geometriche, le posizioni, i movimenti alle origini del balletto classico per condurre ad un finale travolgente sulle note di Rameu.
Mercoledì pomeriggio alle ore 17 in scena i finalisti del premio DNAppunti Coreografici, progetto a sostegno dei giovani coreografi italiani volto a individuare nuove figure emergenti della danza a cui offrire un percorso di ricerca e sostegni eterogenei. Quest’anno si esibiranno M_I_N_E (progetto di Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis e Silvia Sisto), Giovanfrancesco Giannini, Matteo Marchesi e Maya Oliva. Qui le presentazioni dei progetti in gara e le bio dei giovani artisti con i quali, al termine delle esibizioni, dialogherà Ada D’Adamo in attesa del verdetto della giuria.
Segue, sempre mercoledì, alle 19:00 la presentazione in esclusiva e in prima assoluta per il REf19 del progetto site specif di Enzo Cosimi Forse c’è abbastanza cielo su questi prati nato da un percorso di formazione che ha fatto incontrare per la prima volta gli allievi del terzo anno di recitazione dell’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico, con gli studenti dell’Accademia Nazionale di Danza e due studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Estratto dai versi di Giulia Roncati il titolo di questo progetto che invaderà gli spazi del Mattatoio nasconde un’esplorazione tagliente, carica di humor e violentemente pop del tema dell’erotismo, fil rouge dell’opera di Enzo Cosimi.
L’1 novembre al Nuovo Cinema Palazzo, il 2 e 3 all’Hangar 238, vi invitiamo a conoscere il progetto di un altro coreografo italiano, Roberto Castello/Aldes che in alcuni spazi non convenzionali di Roma presenterà il suo Mbira: un’indagine intorno alla cultura africana e ai suoi legami con l’Europa, una parola intorno alla quale si raccolgono storie, musiche, balli feste e riflessioni su arte e cultura che fanno da trama ad uno spettacolo che combina stili e forme, partiture minuziose e improvvisazioni, scrittura e oralità, contemplazione e gioco e che avrà come inevitabile epilogo una festa. Mbira è il bisogno di distrarsi, divertirsi, stare bene senza necessariamente smettere di pensare e di porsi domande sul proprio ruolo e sul proprio rapporto con gli altri.