Tra Europa e Giappone, questo film copre oltre tre decenni della produzione artistica di Shiro Takatani attraverso le immagini delle sue performance e installazioni. Takatani e i suoi collaboratori (tra cui il compositore Ryuichi Sakamoto) spiegano i principi guida del loro lavoro, che studia la natura e gli esseri umani attraverso strumenti moderni. Takatani utilizza la tecnologia per migliorare la nostra comprensione dell’ambiente che ci circonda: ingrandendo organismi infinitamente piccoli, mostrando galassie su larga scala, creando un’interazione tra i danzatori attraverso telecamere e maxischermi.
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Bio
Giulio Boato – Nato a Venezia nel 1988 ha studiato arti dello spettacolo all’università a Venezia e Bologna, e ora vive tra l’Italia e la Francia, a seconda delle opere teatrali e dei film che dirige. Il suo primo documentario è un ritratto del controverso artista Jan Fabre. Terminato nel 2015 e trasmesso in numerosi festival cinematografici in tutto il mondo, ha ricevuto il premio come miglior documentario d’arte a Roma, lo stesso anno. Da allora, Giulio Boato continua a collaborare con Jan Fabre, documentando le sue mostre italiane e lo spettacolo teatrale di 24 ore del Mount Olympus(2017). Nel 2018, ha presentato al Segal Center di New York un film sul regista teatrale Romeo Castellucci, premiato come miglior documentario a Londra e Los Angeles. Nel 2019, ha concluso il suo ultimo film sull’artista multimediale giapponese Shiro Takatani, selezionato in competizione al FIFA International Art Film Festival 2019 (Montreal).
Shiro Takatani – Nato nel 1963 e laureatosi in Environmental design presso il Dipartimento di Arti dell’Università di Kyoto, Takatani nel 1984 è uno dei membri fondatori del collettivo giapponese Dumb Type, nel quale è coinvolto soprattutto per gli aspetti visivi e tecnici. Come artista autonomo collabora alla realizzazione delle immagini e degli aspetti visivi di numerosi progetti in Europa e nel mondo. Tra questi, nel 1999, collabora alla regia dell’opera LIFE di Ryuichi Sakamoto. Nel 2007 l’opera è diventata una installazione audiovisiva dal titolo LIFE – fluid, invisible, inaudible, realizzata ancora in collaborazione con Sakamoto, per commissione del Centro per le arti e i media di Yamaguchi (YCAM). La versione DVD di LIFE è stata pubblicata nel maggio 2008, e l’opera è stata esposta a Roma per Digitalife, sezione del Romaeuropa Festival.
Crediti
Regista: Giulio Boato
Musiche originali e sound design: Lorenzo Danesin
Autori: Giulio Boato, Enrico Pitozzi
Camera: Giulio Boato, Luigi Scaglione
Editing: Giulio Boato
Produzione: Idéale Audience
Produttrice: Léa Bardet
Co-produzione: Vosges Télévision, Museum TV (French TVs)
Distribuzione: EuroArts
In competizione al FIFA festival of films on art (Montreal), SIFA Singapore Festival of Arts (Singapore)