ITA/ENG
E così siamo già qui, a raccontarvi l’ultima settimana del Romaeuropa festival 2021.
L’ultima delle newsletter attraverso cui cerchiamo di tracciare linee, connessioni e mappe tra il variopinto programma di questa edizione per un’ultima settimana densa di appuntamenti, di grandi ritorni e di suoni. E qui ci portano tutte le strade che abbiamo percorso insieme, le emozioni che abbiamo condiviso, le riflessioni che abbiamo avviato o i suoni che abbiamo ascoltato. Perchè anche quest’anno non potevamo che immaginare un Gran Finale nel segno della musica, come quello che il 20 e il 21 novembre, all’Auditorium Parco della Musica (e grazie a Fondazione Musica per Roma) celebrerà la conclusione della trentaseiesima edizione del REf.
Qui Olivier Dubois presenta il suo Ithmarag, una pièce/concerto per 7 musicisti/interpreti o una festa per rendere protagonista il Mahraganat, danza incendiaria e stile musicale conosciuto anche come “electro chaabi”, creato dai giovani egiziani dei quartieri popolari del Cairo.
L’acclamato compositore Vittorio Montalti riunisce in The smell of blue electricity i Blow Up percussion e Tempo Reale, in uno spettacolo volto a rompere i limiti dell’esecuzione musicale per esplorare un contatto più diretto con il pubblico mentre Edison Studio, in occasione del 700° anniversario della morte di Dante compone ed esegue live una nuova versione della colonna sonora del film più visionario del cinema muto italiano: Inferno (1911) da “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe De Liguoro.
Tre i concerti più attesi, in programma solo il 21 novembre: il viaggio all’origine del linguaggio nel live di Alva Noto insieme al poeta Anne-James Chaton tra elettronica e spoken word; l’incontro tra il minimalismo di Steve Reich e le immagini di un gigante delle arti visive come Gerhard Richter nell’esecuzione del prestigioso Ensemble interconteporain presentata in corealizzazione con Fondazione Musica per Roma e infine l’unica data italiana dei Berliner Philharmoniker, un evento esclusivo, per un gran finale, realizzato da Accademia Nazionale Santa Cecilia, dell’Ambasciata Tedesca a Roma e dal Romaeuropa Festival 2021.
Ma la settimana conclusiva del Romaeuropa Festival è una geografia molto più ampia di appuntamenti:
Una cosa enorme, ultima fatica di Fabiana Iacozzilli, ancora in scena al Teatro Vascello fino al 21 novembre, sembra chiudere un percorso di riflessione sull’identità femminile (avviato all’inizio del festival da Pieces of a Woman di Kornel Mundruczo) indagando il desiderio di essere madre e il suo contrario: che peso ha nelle viscere di una donna l’essere e il non essere madre? Che forma o che resistenza accanita assumiamo nel riconoscerci, nel ritrovarci a doverci prendere cura? Che peso ha un/a figlia/o, una madre, un padre?
Affilata, tagliente, sempre ironica, la scrittura del duo composto da Elvira Frosini e Daniele Timpano, con Ottantanove (in scena al Teatro India dal 17 al 21 novembre, ultima corealizzazione con il Teatro di Roma) ci interroga, invece, sulla crisi della democrazia a partire dall’eredità di una Rivoluzione francese divenuta vuoto slogan e brand, tra lotte per l’identità, questione postcoloniale, migrazioni e libertà.
I percorsi tra le scritture coreografiche contemporanee ci conducono al debutto in prima nazionale all’Auditorium Parco della Musica di Larsen C, ultima produzione del coreografo greco Christos Papadopoulos, in scena dal 16 al 18 novembre: un’esplorazione degli stadi di transizione da un movimento all’altro, del passaggio dall’intuizione all’azione, dei differenti stati della percezione e che affonda le sue radici nel movimento dell’omonima piattaforma di ghiaccio in Antartide, tra le più grandi al mondo e dagli anni Novanta icona e simbolo dei repentini cambiamenti climatici.
Al Mattatoio, invece, il Collettivo MINE presenta il 18 novembre Esercizi per un manifesto poetico, vero e proprio atto fondativo del collettivo e manifesto poetico/corale per un inno all’incontro umano e artistico, all’autorialità condivisa e alla poetica del corpo.
Infine, proprio tra Mattatoio e Teatro Vittoria, l’ultimo weekend di Ref Kids & Family si configura come una festa dedicata alla creazione contemporanea e alla natura. Oltre all’atteso Bianco su Bianco dell’acclamata Compagnia Finzi Pasca (tra le più importanti formazioni di nuovo circo al mondo) in scena dal 19 al 21 novembre e al Peter Pan della Pugliese Factory Compagnia Transadriatica celebriamo la Festa dell’Albero con i laboratori di Legambiente e Apelettura. Per l’occasione Zolle (partner della rassegna) regalerà al piccolo pubblico un omaggio a km0 e uno sconto speciale…
Una settimana intensa fino alla prossima avventura!
ENG