Una teca di vetro sospesa a mezz’aria è riempita di fumo e attraversata da raggi luminosi emanati da un videoproiettore. Le oscillazioni sonore, udibili dagli speaker, sono trasformate in luce. I fasci luminosi, incontrando e attraversando la nebbia, acquistano una tridimensionalità concreta, fisica. Un dispositivo, quello costruito da Messier, di visualizzazione tridimensionale del suono ottenuta tramite l’interazione di elementi naturali primari.
Martin Messier è un compositore, performer e videomaker. Se il suono è al centro della sua ricerca, il suo interesse si sposta rapidamente sulle possibilità di contaminazione tra differenti forme espressive. È attraverso il rapporto tra suono e materiali concreti (oggetti o corpi) che l’opera di Messier prende forma: una continua ricerca della ridefinizione del concetto di musica concreta, creando suoni con oggetti della vita quotidiana come sveglie, penne, macchine auto-concepite e macchine da cucire, reinventate nella loro funzione. Il lavoro di Martin Messier è stato presentato in diversi festival ed eventi nazionali come Mutek, FTA e Mois Multi e internazionali come Transmediale di Berlino, Sónar di Barcellona, Nemo di Parigi, Scopitone di Nantes e arte di oggi de L’Aia. “La chambre des machines” ha anche ricevuto una menzione presso il prestigioso Ars Electronica.
Crediti
Direzione artistica, Ideazione, Suono, Programmazione Martin Messier
Immagini Etienne Després
Programmazione Mathieu St-Pierre
Assistente scenografo Thomas Payette
Direttore tecnico Maxime Bouchard
Foto © Martin Messier