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Dancing Days: danzare il presente immaginando il futuro coreografico dell’Europa


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Da sempre, Romaeuropa Festival è stato e continua ad essere terreno fertile per indagare i nuovi linguaggi coreografici europei. In occasione della Giornata internazionale della danza (29 aprile) abbiamo lanciato i nostri Dancing Days che sono da sempre un viaggio attraverso le identità artistiche di nuove generazioni di coreografi e danzatori, uno spazio dedicato alla scoperta delle voci emergenti nel panorama della danza contemporanea. Dancing Days non è solo una vetrina per giovani talenti; è un incubatore di creatività, un laboratorio in cui idee audaci prendono forma e si trasformano in spettacoli indimenticabili. Nel corso degli anni, abbiamo visto come questa rassegna abbia contribuito a plasmare il futuro della danza europea, fornendo uno spazio prezioso per l’espressione artistica.

Attraverso i Dancing Days ( e prima ancora con DNA) il REF ha scoperto e fatto conoscere al pubblico i talenti del nostro tempo. Molti dei coreografi e danzatori ospitati al Festival nei loro primi anni di carriera sono ora diventati figure di spicco nel mondo della danza, acclamati e riconosciuti a livello internazionale. Alcuni di loro torneranno sui grandi palcoscenici del REF2024: come Noè Soulier con “Close up”, Arno Schuitemaker con “30 apparences out of darkness, Jan Martens con il suo “VOICE NOISE”, Leila Ka con “Maldonne”, Marcos Morau con“Notte Morricone” e Christos Papadopoulos che con il suo “Mycelium” aprirà ufficialmente il festival per la prima volta al Teatro dell’Opera di Roma.

Cosa vi aspetta invece in questa edizione dei Dancing Days? Dal 17 al 21 ottobre saranno sette gli spettacoli in programma: ad animare gli spazi del Mattatoio:  Ioanna Paraskevopoulou con il suo “Mos” dove Il corpo e i movimenti fungono da mezzo di produzione del suono, Lara Barsacq che attraverso la “La Grande Nymphe” riscopre l’immagine della Ninfa e esplora la storia della danza attraverso una prospettiva contemporanea, Stefania Tansini che partendo dall’alienazione dal mondo e il dolore della frammentazione dell’identità costruisce il suo “L’ombelico dei limbi”, Chara Kotsali che presenta un assolo di danza, “to be possessed”, che evoca gli spiriti che infestano il nostro linguaggio, Benjamin Kahn che con “Bless the sound that Saves a Witch like me” porta in scena la performer/solista Sati Veyrunes e la compositrice Lucia Ross per indagare il gesto dell’urlo ancorato all’identità femminile, Marie Caroline Hominal & David Hominal presentano in “Hominal, Hominal” una nuova forma di co-creazione dove la danza e le arti visive si fondono e Giorgia Lolli, vincitrice di DNAppunti coreografici 2023 presenta il suo “Eat me”, una riflessione sul fare del corpo osservato partendo dall’espressione comune «mangiare con gli occhi».

 


Dancing Days: Dancing the Present by Imagining Europe’s Choreographic Future

The Romaeuropa Festival long been a fertile ground for exploring new European choreographic languages. On the occasion of the International Day of Dance (29 April), we launched our Dancing Days, a journey through the artistic identities of new generations of choreographers and dancers. More than just a showcase for young talent, Dancing Days is an incubator of creativity, a laboratory where bold ideas take shape and become unforgettable performances. Over the years, we have witnessed how this festival has played a pivotal role in shaping the future of European dance, providing a crucial space for artistic expression.

Through Dancing Days (and before that through DNA) REF has discovered and introduced the public to the talents of our time. Many of the choreographers and dancers hosted at the Festival in their early years have now become leading figures in the world of dance, internationally acclaimed and recognised. This year, we are thrilled to announce the return of some of these luminaries to the grand stages of the REF2024, including Noé Soulier with ‘Close Up,’ Arno Schuitemaker with ’30 appearances out of Darkness’, Jan Martens with his ‘VOICE NOISE,Leila Ka with ‘Maldonne,’ Marcos Morau with “Notte Morricone” and Christos Papadopoulos, who will officially open the festival for the first time at the Teatro dell’Opera in Rome with his ‘Mycelium’.

What awaits you instead in this edition of Dancing Days? From 17 to 21 October, there will be seven shows on the programme: animating the spaces of the Mattatoio: Ioanna Paraskevopoulou with her ‘Mos’ where the body and movements act as a means of sound production, Lara Barsacq who through ‘La Grande Nymphe’ rediscovers the image of the Nymph and explores the history of dance through a contemporary perspective, Stefania Tansini who starting from alienation from the world and the pain of the fragmentation of identity constructs her ‘L’ombelico dei limbi’, Chara Kotsali who presents a dance solo, ‘to be possessed’, evoking the spirits that haunt our language, Benjamin Kahn who with ‘Bless the sound that Saves a Witch like me’ brings to the stage performer/soloist Sati Veyrunes and composer Lucia Ross to investigate the gesture of screaming anchored in female identity, Marie Caroline Hominal & David Hominal present in ‘Hominal, Hominal’ a new form of co-creation where dance and visual arts merge and Giorgia Lolli, winner of DNAppunti coreografici 2023 presents her ‘Eat me’, a reflection on the making of the body observed starting from the common expression ‘eating with the eyes’.