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Cartoline da Romaeuropa


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Una lettera d’amore della redazione di Siamomine a Romaeuropa, al termine di questo primo capitolo di #TAKEOVER.

Ci vediamo a settembre durante il festival e vi aspettiamo sin da ora allo 06 45553050 per l’acquisto dei vostri biglietti o per la composizione del vostro passepartout!


 

Amiamo poche altre cose come l’estate, inutile dilungarsi oltre. Eppure, al tempo stesso, amiamo poche altre cose come l’estate che finisce. È difficile da spiegare meglio, ma sappiamo che chi sa di cosa parliamo, ha già capito.

Roma a settembre, è una città magnifica. Si intravede ancora un residuo di abbronzatura tra le masse di persone che ripopolano i quartieri, sopravvive in qualche modo una certa pace accumulata nelle lunghe sieste postprandiali di agosto, i sandali per fortuna non sono ancora fuori tempo massimo sui marciapiedi e per le strade. È il momento di massimo splendore per i buoni propositi, delicati come tulipani che inesorabilmente appassiranno uno ad uno nel giro di poco tempo. Le settimane prendono di nuovo forma e con queste anche la scansione del tempo libero. Una delle nostre attività preferite è prendere l’agenda e riempirla di tutti gli eventi e le attività culturali che la città offre con rinnovato vigore. Insomma, a settembre Roma è bella anche perché inizia Romaeuropa Festival, un appuntamento fisso – tanto per usare questa odiosissima espressione banale – che sta lì praticamente da sempre, assieme a una manciata di altre certezze nella vita.

In genere, tutto comincia con un tramonto. Che sia sul Lungotevere per raggiungere l’Auditorium Parco della Musica o il MAXXI, oppure di sfondo dietro lo skyline postindustriale del quartiere Ostiense per arrivare al Mattatoio.

È sempre magnifico incamminarsi al crepuscolo per gli spettacoli di Romaeuropa, quando il dilungarsi delle giornate ancora contrasta l’arrivo della sera e l’autunno alle porte sembra ancora lontanissimo.

Forse è sgarbato dirlo, ma il nostro posto preferito è la Cavea dell’Auditorium. Impossibile non rimanere incantati dall’atmosfera – e dall’acustica – che offre lo spettacolo a cielo aperto. È chiaro che rende tutto più facile l’idea di sedersi e assistere all’esibizione di Max Richter– come accadrà il prossimo 20 settembre – ma in passato abbiamo assistito a moltissimi altri spettacoli dello stesso livello, il primo che ci torna in mente è Two di Alva Noto e Ryuichi Sakamoto un vero regalo di Romaeuropa alla città, portare uno spettacolo simile. Rimarrà a lungo tra i concerti più belli ai quali abbiamo assistito in questi anni. In quel caso si trattava della Sala S. Cecilia, che assieme alla Petrassi anche quest’anno ospiteranno un sacco di spettacoli che non ci faremo mancare: innanzitutto tutta la rassegna Line Up! che racchiude alcune delle migliore musiciste del pop contemporaneo come Rachele Bastreghi, Ditonellapiaga, La Niña, per esempio.

Come sanno i lettori e le lettrici di Siamomine, siamo abbastanza fissati con la tecnologia applicata alla società, per cui la rassegna Digitalive rappresenta al meglio le nostre passioni in tema di internet culture, intelligenza artificiale, lavoro digitale. Non vediamo l’ora di vedere per la prima volta dal vivo Il Quadro di Troisi, il progetto di Donato Dozzy e Eva Geist che abbiamo adorato dalla prima ora, così come adoriamo Not Waving già da un bel po’.

Ma Digitalive non è solo musica. Non abbiamo idea di cosa ci aspetterà, ma sappiamo che sarà fantastico partecipare “Così è (o mi pare)”, ovvero Elio Germano che interpreta Pirandello con la realtà aumentata al Mattatoio.

In effetti ora ci sentiamo in colpa ad aver detto che la Cavea è il nostro luogo preferito, perché anche il Mattatoio è un pezzo di cuore. Diciamo che qui è dove ci sentiamo più a casa – non solo perché abitiamo più vicino! –, è qui che pulsa l’anima di REf a cui ci sentiamo davvero legati e che lo rendono un festival a cui vogliamo davvero tanto bene. Qui è dove si svolgerà un’altra grossa fetta di Digitalive, che vuol dire Marta De Pascalis, Colin Benders, oltre agli appuntamenti online con Mara Oscar Cassiani e Umanesimo Digitale, tra gli altri.

 

A questo punto l’agenda di cui sopra, è già bella piena. Ma non abbiamo finito. Anche perché se non fosse per Romaeuropa, saremmo irrimediabilmente ignoranti in fatto di danza contemporanea e quel poco che sappiamo, lo sappiamo perché abbiamo assistito a degli spettacoli incredibili durante il festival e così sarà ancora duranteDancing Days. Sarà a tutti gli effetti il nostro ritorno dopo tanti mesi al Teatro Vascello con Connor Schumacher, al Teatro Argentina con “Andy” di Gus Van Sant, nella Sala A del Teatro India con Inferno di Roberto Castello. Sappiamo già che sarà fin troppo emozionante.

 

Il bello è che ci sarebbero ancora decine di appuntamenti di cui parlare, ma Romaeuropa è unico anche per questo. Ognuno lo vive a proprio modo, lo lambisce o lo attraversa a seconda dei casi. È parte integrante della città per tutta la sua durata e oltre. Anche per questo siamo stati felicissimi del progetto #TAKEOVER andato avanti nelle scorse settimane su questi canali. È stata un’esperienza di cui faremo tesoro e un’opportunità unica. Adesso non possiamo far altro che spedire queste cartoline d’amore e darvi appuntamento a settembre, con tutte le novità che porta sempre con sé.


 

A love letter from the editorial staff of Siamomine to Romaeuropa, at the end of this first chapter of #TAKEOVER. See you in September during the festival!

 

We love only a few other things like summer, it is useless to dwell further. Yet, at the same time, we also love a few other things like a summer that ends. It is hard to explain further, but we also know that whoever knows what we are talking about, has already understood.

Rome in September is a magnificent city. One can still see a residue of tan among the masses of people who repopulate the neighbourhoods, somehow a certain peace, accumulated during the long postprandial siestas of August, survives, and sandals are luckily not yet out of time on the sidewalks and in the streets. It is the moment of maximum splendour for good intentions, as delicate as tulips that will inexorably wither one by one in a short time. Weeks take shape again and with them also the sweep of free time. One of our favourite activities is to take our agendas and fill it with all the cultural events and activities that the city offers with renewed vigour. In short, in September Rome is beautiful also because Romaeuropa Festival begins, a fixed appointment – just to use this hateful banal expression – that has been there practically forever, along with a handful of other certainties in life.


Generally, it all starts with a sunset. Whether on the Lungotevere to reach the Auditorium Parco della Musica or the MAXXI, or in the background behind the post-industrial skyline of the Ostiense district to get to the Mattatoio. It is always wonderful to set out at dusk for the shows of Romaeuropa, when the length of the days still contrasts the arrival of the evening and the approaching autumn still seems very far away.

Maybe it’s rude to say it, but our favourite place is the Cavea of the Auditorium. Impossible not to be enchanted by the atmosphere – and the acoustics – that the open-air show offers. It is clear that the idea of ??sitting down and watching Max Richter‘s performance makes everything easier – as will happen next September 20th – but in the past we have seen many other shows of the same level, the first that comes to mind is Two by Alva Noto and Ryuichi Sakamoto, a true gift by Romaeuropa to the city to bring such a show. It will remain for a long time among the most beautiful concerts we have attended to in recent years. In that case it was the Sala S. Cecilia, which together with the Petrassi Hall will also host a lot of shows this year that we will not miss: first of all the whole Line Up! review, which includes some of the best contemporary pop musicians such as Rachele Bastreghi, Ditonellapiaga, La Niña, for example.

As the readers of Siamomine know, we are quite obsessed with technology applied to society, so the Digitalive exhibition best represents our passions in terms of internet culture, artificial intelligence, digital work. We can’t wait to see Il Quadro di Troisi live for the first time, the project by Donato Dozzy and Eva Geist that we have loved since the first hour, just as we have loved Not Waving for quite a while.

But Digitalive is not just music. We have no idea what awaits us, but we know that it will be fantastic to participate in “Cosi è (o mi pare)”, or Elio Germano that plays Pirandello in augmented reality at Mattatoio.

In fact, now we feel guilty for having said that the Cavea is our favorite place, because the former slaughterhouse (Mattatoio) is also a piece of our heart. Let’s say this is where we mostly feel at home – not just because we live closer! -, this is where the REf soul to which we feel really connected to beats, and which makes it the festival we love very much. This is where another big chunk of Digitalive will take place, which means Marta De Pascalis, Colin Benders, as well as online appointments with Mara Oscar Cassiani and Umanesimo Artificiale, among others.

At this point the above agenda is already pretty full. But we’re not done. Also because if it weren’t for Romaeuropa, we would be hopelessly ignorant in terms of contemporary dance, and what little we know, we know because we have seen some incredible shows during the festival and so it will be during the Dancing Days review. It will be our return after many months at the Vascello Theater with Connor Schumacher, at the Argentina Theater with “Andy” by Gus Van Sant, in Room A of the India Theater with Inferno by Roberto Castello. We already know it will be far too exciting.

The beauty is that there are still dozens of events to talk about, but Romaeuropa is unique for this too. Everyone experiences it in their own way, touches it or crosses it as the case may be. It is an integral part of the city throughout its duration and beyond. This is another reason why we were delighted with the #TAKEOVER project that has been going on over the past few weeks on these channels. It was an experience we will treasure and a unique opportunity. Now we can not help but send these love cards and give you an appointment in September, with all the surprises that the month always carries.