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REf2022, quinta settimana


ITA/ENG



La quinta settimana del Romaeuropa Festival si apre proseguendo un percorso di scoperta delle voci del teatro e della scena performativa extraeuropea con lo sguardo sempre rivolto al nostro presente e al mondo che abitiamo insieme.

Sono terreno di dibattito e di messa in crisi del modo in cui raccontiamo la nostra realtà i due spettacoli presentati dalla compagnia messicana Lagartijas Tiradas al Sol, per la prima volta al REF il 4 e il 6 ottobre al Mattatoio di Testaccio. Un micro focus sui percorsi che animano questa formazione guidata da Luisa Pardo e La?zaro Gabino Rodri?guez e impegnata dal 2003 nello sviluppo di progetti che intendono mettere in contatto lo spettacolo e la vita («cancellare e tracciare frontiere, svelare e ribaltare ciò che la vita quotidiana fonde, trascura e presenta come un dato di fatto») oscillando tra l’autobiografia e la storia politica del Messico. Ecco allora che Lázaro – progetto pensato inizialmente per il web su invito della regista argentina Lola Arias – si costruisce intorno a due semplici domande: cosa vuol dire essere sé stessi? E cosa bisogna perdere di sé stessi per diventare qualcun altro? Un attore decide di diventare un’altra persona, altro da sé, interpretando sé stesso e spalancando quell’abisso che separa la realtà dall’autorappresentazione, quel baratro tra il modo in cui guardiamo il mondo e il modo in cui il mondo ci vede. È un pezzo del più ampio progetto “La Democrazia in Messico 1965-2015”, Tiburón, ricostruzione e messa in scena del percorso dell’evangelista José Maria de Barahona che proprio sull’isola di Tiburon, partendo da Siviglia, giunse nel XVI secolo. Le sue lettere (tra i pochi documenti rimasti) descrivono le tribù autoctone come le più barbare del nord.

Lagartijas invita il pubblico ad una potente riflessione sul colonialismo e contemporaneamente continua ad indagare la relazione tra finzione e realtà.
Cosa costruisce la Storia? E come la sua narrazione finisce per costruire noi stessi?

Differente il segno del coreografo Marcos Morau che approda il 5 e il 6 ottobre al Teatro Argentina con la sua compagnia La Veronal per presentare in prima nazionale il suo omaggio alla magia del teatro: Opening Night. Con la sua scrittura coreografica capace di attingere alla tradizione del teatro-danza e contemporaneamente di rivoluzionarla con la sua visionarietà, il coreografo spoglia, trasforma, la macchina scenica in un sogno misterioso e affascinante (non a caso il titolo del suo spettacolo cita apertamente il celebre omonimo film di John Cassavetes).

I percorsi drammaturgici e teatrali della settimana ci accompagnano verso il weekend musicale di questa edizione: torna il 6 ottobre all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” il Dream House Quartet fondato da Bryce Dessner (tra i fondatori dei National e artista eclettico capace di spaziare dal rock alla classica contemporanea passando da numerose collaborazioni nel mondo del pop) il chitarrista David Chalmin e le sorelle pianiste Katia e Marielle Labéque. Al centro di questo nuovo live Les enfants terribles di Philip Glass, seguito dalle prime esecuzioni italiane e assolute dei nuovi brani di Chalmin e dello stesso Dessner.

Ad animare le serate del weekend al Mattatoio è invece LineUp!, la sezione musicale del Ref nata con l’intento di esplorare i cambiamenti, le modalità di creazione, le identità e le narrazioni della nuova scena pop e urban italiana: dalle sonorità contaminate di LaHasna e Nava (l’8 ottobre) all’R’n’B elegante di LNDFK e Joan Thiele (9 ottobre) per arrivare al pop più spensierato e ballabile di Elasi (10 ottobre). Apre una finestra sul tema delle identità e dell’autodeterminazione, anche Eclissi Talk, il progetto di Pietro Turano nato dall’omonimo podcast prodotto da Cross Productions (Skam Italia) e diventato già un cult: un talk musicato dal vivo alla presenza, oltre dello stesso Turano, delle protagoniste e dei protagonisti del podcast e della scrittrice Michela Murgia. Reale e virtuale, presente e mondi futuri: ad affiancare questo percorso all’interno del Mattatoio sono le sculture in AR di Auriea Harvey presentate come parte del programma di Digitalive in collaborazione con VRE Fest Virtual Reality Experience dal 6 ottobre al 6 novembre.

Alla prossima settimana!

 

ENG


Romaeuropa Festival’s fifth week opens with a focus on discovery, carrying on a journey about new voices of theatre and the non-Europeans performing arts scene, with a look on our present, on the world we all live in together.

Sparking debate and causing distress to the way we talk about our reality, the two shows presented by Mexican company Lagartijas Tiradas al Sol, at REF for the first time on the 4th and the 6th of October at the Mattatoio in Testaccio. A small focus on the paths that liven up team led by Luisa Pardo and Lázaro Gabino Rodríguez and focused since 2003 on the development of projects that mean to put in touch performance and life («to erase and trace borders, to reveal and overturn what life melts, neglects and presents as a fact») swinging between autobiography and Mexico’s political history. This is why Lázaro – a project initially conceived for the web by the invitation of Argentinian director Lola Arias – builds itself around two simple questions: what does being yourself mean? And what do you have to lose about yourself to become someone else? An actor decides to become someone else, something different, playing himself and opening that abyss that separates reality from self-representation, that void between the way we look at the world and the way the world sees us.
Tiburón is just a piece of the wider project “Democracy in Mexico 1965-2015”, it’s a reconstruction and staging of the journey of the Evangelist José Maria de Barahona who arrived on the isle of Tiburon from Seville in the XVI century. His letters (part of the few documents we have left) describe the native tribes as the most barbaric of the north. Lagartijas invites the audience to a powerful reflection on colonialism and at the same time continues to investigate the relationship between fiction and reality. What makes History? And how does its narration ends up building our own selves?

With a different language, coreographer Marcos Morau arrives on the 5th and 6th of October at Teatro Argentina with his company La Veronal to present the national premiere of his homage to the magic of theatre: Opening Night. With his coreographic writing capable of drawing from tradition of dance-theatre and at the same time of revolutionising it with his vision, the coreographer undresses and transforms the scenic machine in a mysterious and fascinating dream (it is not a coincidence that the title of his show cites openly the famous film by John Cassavetes).

The dramaturgical and theatrical paths of the week takes us to the musical weekend of this edition: coming back on the 6th of October at the Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, the Dream House Quartet founded by Bryce Dessner (one of the founders of The National and an eclectic artist capable of going from rock to contemporary classical music passing through the many collaborations in the world of pop music), guitarist David Chalmin and sisters pianists Katia and Marielle Labéque. AT the centre of this new live Les enfants terribles by Philip Glass, followed by the first and absolute Italian executions of new pieces by Chalmin and Dessner himself.

Animating the weekend’s evenings at Mattatoio will be LineUp, Ref’s musical section born from the intent of exploring changes, manners of creations, identities and narrations of the new pop and urban Italian scene: from the contaminated sounds of LaHasna e Nava (October 8th) to the elegant R’n’B of LNDFK and Joan Thiele (October 9th), arriving to Elasi’s carefree and danceable pop (October 10th). Opening a window on the theme of identity and self-determination, Eclissi Talk, a project by Pietro Turano born by the podcast of the same name produced by Cross Productions (Skam Italia) and already become a cult: a talk with live music starring, along Turano, protagonists of the podcast and writer Michela Murgia. Real and virtual, present and future worlds: alongside this path inside the Mattatoio there will be the AR sculptures by Auriea Harvey, part of Digitalive’s program in collaboration with VRE Fest Virtual Reality Experience from the 6th of October to the 6th of November.

See you next week!